Visita l' *AMBULATORIO INFERMIERISTICO* e *LO SPECIALISTA RISPONDE* sul nostro Forum! Clicca sulle scritte per accedervi direttamente.

ATTENZIONE! Il Sito è ancora in costruzione.

Ci scusiamo per il disagio.

2- Definizione medica di obesità

Definire l'obesità con un concetto univoco non è semplice, in quanto mentre esiste pieno accordo nella medicina per una sua definizione medica, non è putroppo così nell'opinione pubblica per una sua definizione sociale. Questo accade in quanto siamo di fronte ad una materia in cui il concetto di malattia è poco diffuso ed a molti addirittura sconosciuto. Ma andiamo con ordine.
In MEDICINA, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) è ormai concorde nel definire l'Obesità come una condizione clinica caratterizzata da un eccessivo peso corporeo per accumulo di tessuto adiposo (grasso) in misura tale da influire negativamente sullo stato di salute. Praticamente l'Obesità viene riconosciuta come MALATTIA CRONICA e come seconda causa di morte prevenibile dopo il fumo.
Ma anche in medicina l'Obesità non è una e una sola.
Esistono, infatti, diverse distinzioni mediche di obesità.

Inanzitutto, in base alla causa, si distinguono :
- un'obesità PRIMARIA o ESSENZIALE, dovuta cioè o ad un eccesso alimentare generalmente associato a ridotta attività fisica (e che rappresenta la maggior parte dei casi), o a fattori socio-culturali-etnici, o a farmaci che possono causare obesità (antipsicotici, antidepressivi, antiepilettici, insulina, ecc...), o a fattori psicologici;
- un'obesità SECONDARIA, dovuta a ipotiridismo, malattie dell'ipofisi e surrene, daibete mellito, ipersinsulinismo, fattori genetici che predeterminano la facilità di accumulo di grasso e inducono alterazioni del comportamento alimentare e del dispendio energetico, ecc...
Ovviamente l'interazione fra queste due categorie è possibile e va acomplicar eutleriormente la potogenesi dell'obesità, e quindi la sua diagnosi e relativa cura esatta.

Inoltre, in base al numero degli Adipociti (cellule di grasso) si distinguono :
- un'obesità di tipo IPERTROFICO, la più comune, in cui cioè il numero di Adipociti è nella norma, anche se ogni cellula contiene una quantità eccessiva di grasso;
- un'obesità di tipo IPERPLASTICO, la più difficile da trattare, che si rpesenta sino dall'infanzia, ed è dovuta ad un eccesso di alimentazione, che aumenta in modo eccessivo il numero di Adipociti che si manterrà stabile per tutta la vita.

Ed infine, in base alla distribuzione del grasso corporeo si distinguono:
- un'obesità di tipo ANDROIDE (o A MELA o CENTRALE), tipica degli uomini, dove il grasso si localizza prevalentemente a livello addominale e attorno ai visceri addominali;
- un'obesità di tipo GINOIDE (o a PERA o PERIFERICA), tipica delle donne, dove il grasso si accumula prevalentemente a livello sottocutaneo nella regione dei glutei, sui fianchi e sulle cosce;
- un'obesità MISTA, in cui si uniscono le caratteristiche di entrambi le precedenti.
I soggetti che sono affetti da obesità ANDROIDE sono quelli che più facilmente sviluppano malattie.

Il riconoscere l'obesità come MALATTIA CRONICA comporta (o "dovrebbe" comportare) un atteggiamento degli operatori sanitari univocamente rivolto al trattamento della stessa come tale e quindi alla ricerca di risposte medico-scientifiche sempre più efficaci e stabili.

Anche perchè la prevalenza dell'obesità è in aumento in tutti i paesi occidentali, al punto da essere definita come una vera e propria epidemia.

Sitografia :
www.obesita.org
www.cpo-psicologia.it
www.erobeso.it
www.associazioneitalianaobesita.it



Stampa il post

Nessun commento:

Posta un commento